Gli inventivi del Conto Termico 2.0 proseguono: se non ne hai ancora approfittato scopri di più con la nostra guida. Non è mai troppo tardi per rendere più efficiente la propria casa! Se stai pensando di acquistare un focolare o una stufa a legna o pellet, oggi hai un’ottima possibilità di risparmio grazie agli incentivi garantiti dal Conto Termico e alle detrazioni fiscali del 50% o del 65%. In tutti i casi si tratta di iniziative che tendono a premiare gli investimenti per l’efficientamento energetico e il riscaldamento della tua casa, sfruttando fonti di riscaldamento rinnovabili ed ecosostenibili. Il Conto Termico, la detrazione del 50% e la detrazione del 65% non sono cumulabili tra loro e, in base alla tipologia di intervento che devi realizzare, può essere più conveniente utilizzarne uno piuttosto che un altro.
La detrazione del 50%
La detrazione del 50% non è altro che la detrazione per ristrutturazione. Nel caso di installazione di un nuovo generatore a biomassa, anche in assenza di una ristrutturazione vera e propria (e quindi con opere murarie propriamente dette), è possibile detrarre il 50% del costo complessivo dei lavori (costo stufa o focolare, manodopera, accessori, realizzazione canna fumaria…), come stabilito dall’art. 16-bis, comma 1, lettera h del TUIR. Si tratta dell’incentivo più semplice al quale accedere, dato che non sono previsti particolari adempimenti burocratici. È sufficiente che il prodotto installato abbia una resa superiore al 70% e che, naturalmente, l’installazione sia eseguita a regola d’arte con il rilascio della Dichiarazione di Conformità DM 37/08 (prevista e obbligatoria per legge). L’accredito avviene in 10 rate annuali sotto forma di detrazione dall’imponibile lordo IRPEF.
Detrazione del 60%
La detrazione del 65% per riqualificazione energetica (Ecobonus) consente, nella sua attuale revisione, la sostituzione o la nuova installazione di focolari o stufe, a legna o pellet, che rispettano determinati requisiti:
- Il rendimento del generatore non deve essere inferiore all’85% (punto 1 dell’allegato 2 del DLgs 28/2011)
- Un’asseverazione redatta da un tecnico abilitato attestante i requisiti tecnici previsti e la rispondenza alle prescrizioni per il contenimento del consumo di energia degli edifici e relativi impianti termici
- Il rispetto di normative locali per il generatore e la biomassa
- La conformità alle classi di qualità A1 e A2 delle norme UNI EN 14961-2 per il pellet e UNI EN 14961-4 per il cippato (punto 2 dell’allegato 2 del DLgs 28/2012)
- La Dichiarazione di Conformità DM 37/08 (prevista e obbligatoria per legge)
- L’accredito avviene in 10 rate annuali sotto forma di detrazione dall’imponibile lordo IRPEF
Conto Termico 2.0
Il Conto Termico 2.0 è stato da poco potenziato e semplificato nelle sue procedure; garantisce un incentivo che copre fino al 65% dei costi sostenuti per la sostituzione di un vecchio generatore di calore (a biomassa, a gasolio, a olio combustibile o a carbone) con un nuovo generatore a biomassa (caldaia, stufa, termocamino a pellet o a legna). L’incentivo viene calcolato in base alla potenza del nuovo generatore, alla fascia climatica in cui si trova l’edificio in cui avviene l’installazione e a un fattore premiante che garantisce importi maggiori tanto quanto sono più basse le emissioni di polveri nell’aria. Il Conto Termico 2.0 richiede più adempimenti burocratici rispetto alle detrazioni, ma ha un grande vantaggio: per incentivi di importo fino a 5.000 euro, il rimborso avviene in un’unica rata, erogata entro 60 giorni dall’accettazione della domanda di incentivo. Per incentivi superiori a 5.000 il rimborso avviene comunque in tempi brevi, ovvero con due rate annuali. Oltre a questo, non si tratta di una detrazione di imposta, bensì di un bonifico vero e proprio sul tuo Conto Corrente.